Azienda ospedaliero-universitaria "Policlinico G.Rodolico - San Marco"
Via C. A. Ciampi, Catania
095 4794436
qualita.rischioclinico@policlinico.unict.it
U.O. per la Qualità
e Rischio Clinico
dal 19 febbraio 2018
Per maggiori informazioni:
v.parrinello@ao-ve.it
095 4794434
Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico.
Sespsis tolls
Il progetto "Networking sepsis"
I TOP TEN
1 Identificare la sepsi
2 Monitorare i parametri vitali
(PA, Fc, HGT, SpO2, Tc, diuresi)
3 Monitorare la volemia
4 Eseguire studio per immagini per
l’eventuale localizzazione di
loci infettivi
5 Somministrare terapia
antibiotica
6 Somministrare terapia con
vasopressori, farmaci inotropi
e/o corticosteroidi in caso di
ipotensione persistente.
7 Misurare della concentrazione
ematica dei lattati
8 Eseguire prelievo per emocoltura
da vena periferica e/o da CVC se
inserito da > 48 ore
9 Eseguire dosaggio procalcitonina
10 Somministrare terapia con
colloidi o cristalloidi per
l’ipotensione persistente o in
caso di Lattati >4mmol/L.
La sepsi è una complicanza potenzialmente grave il cui esito, al pari di altre affezioni, è condizionato dalla tempestività della diagnosi e dall’appropriatezza delle terapie.
La gestione iniziale della sepsi non richiede il ricorso a tecniche diagnostiche complesse, a presidi o farmaci costosi o, in generale, di difficile disponibilità.
Viceversa, se non viene tempestivamente riconosciuta e correttamente gestita nelle fasi di esordio, la sepsi evolve in forme cliniche che richiedono interventi sanitari costosi e che presentano una elevata mortalità.
Per tali ragioni, oggi la sepsi è tra le problematiche sanitarie più rilevanti per i professionisti, il management sanitario e le istituzioni.